Con il viaggio in Romania offertomi su un “piatto d’argento”, potetti assistere a una delle lezioni più importanti della vita. Questa mi fece comprendere perché i bambini ci insegnano a vivere.
Ero a Craiova, Romania, in una delle cittadine a Sud Ovest di Bucarest dove nasce il Gradine Botanica Dimitrie Brandza, uno dei giardini botamici più belli della nazione.
Una vera immersione nel potere rasserenante della Natura. Sculture costruite nelle panchine. Pezzi di tronco in cui sono realizzati volti, alberi secolari e ruscelli sulle cui sponde vivono tartarughe, cigni e rane che si godono in tranquillità il prato. A fare da cornice a tutta questa meraviglia innocente solo il canto degli uccelli e l’azione del vento che sfregava le foglie facendole diventare percussioni naturali.
Mentre passeggiavo e mi godevo tutta questa meraviglia vidi davanti a me questa bambina che dava del cibo a un cigno e sullo sfondo un cuore.
Immediatamente esplose dentro di me una riflessione: i bambini hanno la capacità incontrollata di fare ciò che li rende più felici senza farsi troppe domande.
Seguono il cuore ed è per questo che sono sempre felici. Quando siamo bambini diventiamo quasi immuni alle influenze della ragione e seguiamo il cuore facendo di tutto pur di essere felici.
Man mano che cresciamo diventiamo incapaci di inseguire ciò che ci detta il cuore, diamo ascolto alla nostra ragione ed è per questo che viviamo tendenzialmente nella tristezza e nel mal di vivere. Diventiamo ciò che non siamo davvero, ciò che in realtà non eravamo destinati a divenire.
Mentre cresciamo avviene un allontanamento dal nostro nucleo. Per facilitarci nella comprensione: è come se si formassero due sé separati. Uno di questi rimane nel buio della coscienza sovrastato dalle sovrastrutture che creano la nostra personalità. L’altro sé, viene generato dalle sovrastrutture appena citate, gli indottrinamenti.
La maggior parte delle persone, oggi, sono la seconda parte del loro sè, un sè non integro. Quello che ero io prima di decidere di mettermi in cammino. Non posso dire certo di aver raggiunto la meta; non ancora almeno, e chissà se mai la raggiungerò. Ma per lo meno mi sono messo in cammino verso la Verità.
Il processo di disgregazione del nostro nucleo si genera inconsapevolmente dentro di noi, dato dal fatto di ottenere il consenso dal mondo che ci circonda: dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici e da tutto il contesto che ci fluttua attorno per una vita intera.
In parole più semplici:
dal primo momento che i nostri genitori ci amano, cresciamo con la necessità di essere amati e, per timore di perdere quell’amore, ci comportiamo in determinati modi perdendo però la nostra Vera Natura. Questo meccanismo poi, senza nemmeno rendercene conto, si protrae nella sfera delle relazioni e nell’educazione extrafamiliare, come la scuola.
Ecco l’importanza, di cui parlo anche nel mio libro, di coltivare l’animo da bambino, malgrado le responsabilità della vita adulta.
Ho immortalato questo scatto perché è la rappresentazione di quello che dovremmo fare per essere felici: riscoprire quella parte di noi bambino e seguire il cuore perché saprà condurci dove possiamo essere davvero sereni.
Grazie per il tempo dedicato alla lettura di queste righe. Non è scontato visto che il tempo è la risorsa più importante di cui disponiamo e non va sprecato.
Ti auguro una splendida giornata e una vita piena di luce.
Alessandro di Pensiero Vagabondo.

Dalla crisi esistenziale alla libertà: ho rotto le catene della mia “gabbia” e ho scelto di seguire i miei sogni. Ora, scrivo articoli mentre viaggio il mondo. Non arrenderti mai alle difficoltà, sii il protagonista della tua vita! Prima di cercare qualcosa fuori, controlliamo di non averla dimenticata dentro.