Perché ribellarci? In poche parole: per trovare la nostra Vera Natura. Le poche parole scritte in due secondi però, non significano certo un percorso semplice e veloce, tutt’altro; ma è necessario se vogliamo abbracciare la nostra autenticità per essere soddisfatti di questi “due minuti” che siamo di passaggio sulla Terra.
Immagina una matriosca, nel profondo c’è la sua Vera Natura che è sovrastata da strati. Il primo strato a cui è necessario ribellarci sono gli stereotipi della società.
Queste “regole” preconfezionate spesso ci costringono a conformarci a ruoli e aspettative predefinite, limitando così la nostra libertà di espressione e di autenticità.
Come spiego nel mio libro, la società è piena di stereotipi che ci dicono come dovremmo essere, come dovremmo comportarci e quali ruoli dovremmo assumere per essere e sentirci in “regola”. Questi stereotipi possono essere dannosi perché ci impongono modelli rigidamente definiti che non tengono conto della nostra individualità e delle nostre aspirazioni uniche.
Ribellarsi agli stereotipi significa non seguire le aspettative della società o delle persone che ci circondano, come la famiglia, ma creare uno spazio in cui possiamo esprimere liberamente la nostra Vera Natura. Ci permette di abbracciare la nostra autenticità e di vivere secondo i nostri valori, passioni e desideri, piuttosto che cercare di adattarci a un’immagine preconfezionata che non ci rappresenta appieno.
Cosa necessitiamo per ribellarci?
Scoprire la nostra Vera Natura richiede il coraggio, la forza e la determinazione di guardare al di là degli stereotipi e di esplorare le profondità della nostra identità. Richiede auto-riflessione, capacità di affrontare la disapprovazione e la critica sociale. Ma è un percorso che vale la pena intraprendere, poiché ci permette di vivere una vita autentica.
Significa sfidare i pregiudizi e le convinzioni limitanti che ci sono stati imposti e abbracciare una visione più ampia e inclusiva di noi stessi. Solo quando ci liberiamo dagli stereotipi e dalle aspettative esterne, possiamo veramente scoprire chi siamo e perseguire la nostra felicità e realizzazione personale.
Cosa porta a essere ribelli? Perché ribellarci è così importante? Bè, perché può anche ispirare gli altri, e contribuire a creare una società migliore che si basi, s’intende sui seguenti valori:
sull’Amore;
sulla compassione;
sulla condivisione;
sulla misericordia;
servizio per il prossimo.
D’altronde non ci potrebbe essere altro tipo di ribellione in un mondo terreno che sta andando sempre più verso l’apocalisse!
Invito coloro i quali si mettono in cammino verso la scoperta di se stessi, di non cadere nel tranello dell’egoismo e dell’individualismo, ma piuttosto di mettere al servizio degli altri le loro scoperte, la loro luce unica (sempre in comunione con l’Amore che ci insegna nostro Signore Gesù Cristo, unico Spirito e Dio) affinché anche gli altri si mettano in cammino per scoprire la propria. E, visto che tifo per la Verità, quale pensi che sia la tua Vera Natura, se non quella che si basa sull’Amore?
Quando ci permettiamo di essere autentici, dunque, concediamo agli altri di fare lo stesso. I nostri gesti di ribellione possono influenzare positivamente coloro che si trovano nella stessa situazione, incoraggiandoli a esplorare la propria identità senza paura di essere giudicati o emarginati.
Fatti una domanda e datti una risposta
Non dimenticherò mai il mio professore di elettrotecnica delle superiori, pace all’anima sua e che sia in Grazia del Signore, quando durante l’interrogazione proponeva a noi alunni di farci una domanda e di darci una risposta; sapeva di libertà!
E dunque sulla scia del suo ricordo professore, anche se le sue tendenze vanno verso i tecnicismi, mi chiedo, domanda: perché ribellarci? E soprattutto: “si può dire che la ribellione, ad esempio a un lavoro che non ci piace, è il primo elemento a cui affidarci per innescare un cambiamento e iniziare un percorso di realizzazione di un sogno, di uno stile di vita che vorremmo vivere?
Risposta
Sì, la ribellione può essere un elemento importante per innescare un cambiamento e iniziare un percorso di realizzazione personale. Se siamo insoddisfatti di un lavoro che non ci piace, la ribellione può spingerci a cercare alternative, a esplorare nuove opportunità e a perseguire il nostro sogno o uno stile di vita che desideriamo vivere.
La ribellione in questo contesto può significare rompere con la convenzione sociale che ci impone di rimanere in un lavoro che non ci appaga, ad esempio, o che non rispecchia le nostre aspirazioni. Può essere un atto di sfida verso gli stereotipi che ci dicono che dovremmo perseguire sicurezza e stabilità piuttosto che cercare la serenità e il benessere psicofisico, e un vero significato nella nostra vita lavorativa.
Tuttavia, è importante sottolineare che la ribellione non è l’unico elemento da considerare, ma ciò non toglie che rappresenta la scintilla della rivoluzione personale; piccola o grande che sia.
Attenzione però: è necessario un approccio ponderato e realistico nel pianificare strategicamente il cambiamento. Ciò può includere la ricerca di opportunità che si allineano meglio con i nostri interessi e talenti, l’acquisizione di nuove competenze che ci possa far fare un lavoro più allineato alla nostra personalità, o la costruzione di una rete di supporto.
Come spiego nel mio libro, per poter affrontare con più serenità il “grande salto”, mi misi a studiare la scrittura per il web. Questo mi consentì di un’entrata economica mentre sarei stato in viaggio. Ovviamente non sono state le uniche strategie messe in campo.
È un processo che richiede impegno, sacrificio, tempo, determinazione e flessibilità, poiché potrebbero esserci sfide lungo il percorso.
La ribellione per cambiare il mondo
Oltre a chiederci perché ribellarci, mi viene in mente quest’altra domanda, sempre in ricordo del professore delle superiori: “Secondo te, se si innesca la ribellione, e quindi il cambiamento, correlata a una pianificazione strategia che possa sostenere e ammortizzare quel cambiamento per realizzare la nostra vera natura, un sogno, uno stato dello spirito, o uno stile di vita che vogliamo vivere, lasciare un segno, si potrebbe apportare al mondo un contributo per cambiarlo in meglio?”
Assolutamente sì. Se si innesca la ribellione e si adotta una pianificazione strategica possiamo realizzare la nostra Vera Natura, uno stile di vita desiderato, un sogno, magari voler diventare un risanatore di uno degli strati di questa società ormai in putrefazione, ad esempio la scuola o il mondo del lavoro.
Quando ci ribelliamo agli stereotipi e alle convenzioni sociali, spesso siamo in grado di individuare aree in cui la società può essere migliorata. Attraverso il nostro cambiamento personale possiamo ispirare gli altri, dimostrando che esistono alternative valide alle norme sociali prevalenti, tra cui c’è anche l’idea su come lavorare; gettonatissima!
Inoltre, il processo di cambiamento personale spesso ci porta a scoprire o rafforzare le nostre vere passioni, i nostri talenti e le nostre visioni uniche. Questo ci dà l’opportunità di mettere in atto azioni concrete per contribuire al cambiamento nel mondo. Potremmo diventare attivisti per una causa che ci sta a cuore, ad esempio, o creare progetti che promuovono l’uguaglianza, l’ambiente, o altre tematiche importanti, o offrire il nostro tempo e le nostre risorse per sostenere organizzazioni che lavorano per il bene comune.
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La ribellione, il cambiamento e la realizzazione di una visione come esempio per un mondo migliore
Perché ribellarci, dunque? Per contribuire al cambiamento e questo si propagherà anche sugli altri. Quando viviamo autenticamente e realizziamo i nostri sogni, possiamo ispirare gli altri a fare lo stesso. Il nostro coraggio nel perseguire ciò che ci rende felici e realizzati può spingere gli altri a esplorare le proprie passioni. A sfidare gli stereotipi e a creare un impatto positivo nella società.
Insomma, ci rendiamo conto della direzione verso cui sta andando il mondo? Siamo nel caos più totale: persone che si scontrano contro altre, Nazioni in guerra contro altre e devastazioni che stanno diventando quotidianità. Un sistema del lavoro e della scuola rotto, l’Amore è un’utopia, c’è competizione, ignoranza, valori materiali effimeri, e tanto altro…
È importante riconoscere che il cambiamento nel mondo può richiedere tempo e sforzo, e che le sfide non saranno facili. Tuttavia, il semplice atto di abbracciare la propria autenticità e cercare di realizzare i propri sogni è un passo significativo verso un cambiamento. A patto che contribuiamo a creare una società basata sugli insegnamenti d’Amore, e in cui la persona sia valorizzata e rispettata. Aiutata a brillare!
Conclusioni
Siamo giunti ai titoli di coda di questo articolo nel quale ho centrato l’attenzione sul perché ribellarci, e dei vantaggi che potremmo ricavarne per il mondo.
Inoltre, ribellarci agli stereotipi della società è di fondamentale importanza per scoprire la nostra Vera Natura. Ci permette di vivere secondo i nostri valori, purché siano verso l’Amore per se stessi e il prossimo, liberandoci dalle aspettative esterne e aprendo la strada alla nostra autenticità. Ribellarsi agli stereotipi non solo ci porta alla scoperta di noi stessi, ma può anche ispirare gli altri e contribuire a creare una società vivibile.
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Non esitare,

Dalla crisi esistenziale alla libertà: ho rotto le catene della mia “gabbia” e ho scelto di seguire i miei sogni. Ora, scrivo articoli mentre viaggio il mondo. Non arrenderti mai alle difficoltà, sii il protagonista della tua vita! Prima di cercare qualcosa fuori, controlliamo di non averla dimenticata dentro.